mafalda
(giovedì 19 dicembre 2013)
Categoria: Altro
La lumaca c’insegna il segreto della felicità
Ieri mio marito ha subito un piccolo intervento alla gamba (un discreto lipoma ).Tranquillizzatevi , tutto è andato bene .Nell'attesa , era un day-hospital , ho letto un gionalino che distribuisce l'ospedale ,si intitola NELL'ATTESA .
Ho cercato di fare un sunto di un articolo che credo interessante da condividere , eccolo :
La ricerca affannosa della felicità , dove per felicità si intende la ricerca instancabile del benessere ,puo' ridurre l'essere umano a una frenetica accumulazione di beni di consumo. A volte ,sostiene il sociologo Emile Durkheim, questo presupposto della felicità è costituito piu' da un insieme di piaceri legati al consumo egoista,che da beni necessariamente utili , purtroppo però (ed è scentificamente provato)più i beni materiali aumentano ,piu'la disponibilità di rapportarsi con altri uomini tende a diminuire e la felicità a decrescere con immancabile aumento dello stress, dell'insonnia, delle malattie di ogni tipo (tumori ,crisi cardiache, allergie varie,obesità, etc).
In queste condizioni sarebbe urgente recuperare la saggezza della lumaca.
In effettia a noi uomini che facciamo tutto nel nome della fretta , la lumaca non insegna solo la necessità della lentezza , ma ci costringe a prendere atto che essa ,dopo avere aggiunto un numero di spire sempre più grandi alla sua delicata struttura del guscio, interrompe all'improvviso questa sua attività costruttiva e comincia a riavvolgersi in modo decrescente.Infatti una sola spira in più aumenterebbe di sedici volte le dimensioni del guscio ma anzicchè contribuire al suo benessere la graverebbe di un tale eccesso di peso che verrebbe letteralmente schiacciata e annullerebbe ogni sforzo per aumentare qualunque attivita' .
Morale della "favola ":A volte ci affanniamo a cercare "oltre"come se da questo potesse derivare la nostra felicità , invece questo "OLTRE" a volte puo' schiacciarci e non farci godere cio' che abbiamo .
PS (fatemi sapere che ne pensate ......... TUTTI )
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Assunta
(giovedì 19 dicembre 2013)
17:37 del 19-12-2013
Vedi mia cara amica, a parer mio è proprio la vita, la società, il modernismo che ti porta oltre ad un consumismo sfrenato, anche ad una corsa non si sa per dove. Io sono sempre stata molto tranquilla, mai ho fatto qualsiasi cosa di corsa, ho sempre avuto i miei tempi per tutto, poi all'improvviso, ho cominciato un pochino a correre anche io, non ho capito se si è accorciato il tempo, o tutto è diventato una folle corsa. Mi rendo conto che anche i miei piccoli nipoti hanno sempre mille cose da fare e sempre di corsa. Hanno tutto, ma pretendono sempre il di più, mai contenti, mai soddisfatti di nulla. Non è proprio colpa loro, ma si adeguano ai tempi, che sono i loro tempi. Certo fra la mia infanzia e la loro, il divario è fuori da ogni canone, la vita una volta andava in un certo modo, un'infanzia fatta di piccole cose, di felicità, di puro divertimento, dove anche un rammendo o un rattoppo su un vestitino o pantaloncino, era portato con onore. Ma ormai quello è un mondo che va scomparendo e mai i nostri piccoli eredi sapranno cosa voleva dire correre a rotta di collo giù per una discesa, oggi non si sbucciano nemmeno più le ginocchia, io portavo con soddisfazione anche le croste sulle piccole ferite. Dovremmo fermare il tempo, ricominciare a rispettare tutto ciò che ci circonda. Sono andata fuori tema? forse no!
Vedi mia cara amica, a parer mio è proprio la vita, la società, il modernismo che ti porta oltre ad un consumismo sfrenato, anche ad una corsa non si sa per dove. Io sono sempre stata molto tranquilla, mai ho fatto qualsiasi cosa di corsa, ho sempre avuto i miei tempi per tutto, poi all'improvviso, ho cominciato un pochino a correre anche io, non ho capito se si è accorciato il tempo, o tutto è diventato una folle corsa. Mi rendo conto che anche i miei piccoli nipoti hanno sempre mille cose da fare e sempre di corsa. Hanno tutto, ma pretendono sempre il di più, mai contenti, mai soddisfatti di nulla. Non è proprio colpa loro, ma si adeguano ai tempi, che sono i loro tempi. Certo fra la mia infanzia e la loro, il divario è fuori da ogni canone, la vita una volta andava in un certo modo, un'infanzia fatta di piccole cose, di felicità, di puro divertimento, dove anche un rammendo o un rattoppo su un vestitino o pantaloncino, era portato con onore. Ma ormai quello è un mondo che va scomparendo e mai i nostri piccoli eredi sapranno cosa voleva dire correre a rotta di collo giù per una discesa, oggi non si sbucciano nemmeno più le ginocchia, io portavo con soddisfazione anche le croste sulle piccole ferite. Dovremmo fermare il tempo, ricominciare a rispettare tutto ciò che ci circonda. Sono andata fuori tema? forse no!
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